30 e lode con Doriano Marcucci
IL FILO DI VENERE
“Vista dai giovani, la vita è un avvenire infinitamente lungo. Vista dai vecchi, un passato molto breve.”
(Arthur Schopenhauer)
Rubo questa frase al grande filosofo tedesco per ringraziare Tanya e Silvio, i due giovani laureati che hanno voluto conoscermi e scrivere una tesi sul mio lavoro, per augurare a loro un avvenire infinitamente lungo e ricco di scoperte con la stessa curiosità che li ha spinti a realizzare questa ricerca.
Non ci sarà futuro e innovazione senza la curiosità delle nuove generazioni. La loro passione riempie di gioia chi, come me, può aiutarli a ripartire dall’arte dei “vecchi mestieri” per scoprire le nuove frontiere del Made in Italy.
Link: https://goo.gl/M1TE6b
Comunicare e valorizzare il saper fare marchigiano
“Il Filo di Venere” è il titolo del progetto di due studenti di Disegno Industriale ed Ambientale di Ascoli Piceno conclusosi il 23/03/2017 con un esame da 30 e lode.
I due studenti UNICAM, Silvio Pompei e Tanya Valori, sono entrati in bottega a trasformare Doriano Marcucci nel loro caso studio.
Il loro corso di “Design per la comunicazione” si è posto l’obiettivo di produrre video e dossier di ricerca con l’intento di valorizzare al meglio l’eccellenza del saper fare marchigiano attraverso la scoperta di qualità uniche o latenti degli artigiani selezionati dagli studenti.
In seguito ad una accurata ricerca il nome di Doriano Marcucci è emerso come eccellenza italiana nel settore delle scarpe fatte a mano nonché unico artigiano attivo nella realizzazione, interamente a mano, di scarpe gioiello da uomo.
L’attenzione, rivolta inizialmente sulle scarpe gioiello, si è spostata poi alla sua particolare ed inusuale unicità poiché pensata e realizzata esclusivamente da Doriano: l’introduzione del rame nella costruzione della treccia norvegese.
Per esaltare e valorizzare al meglio il filo di rame utilizzato per le scarpe di Doriano, hanno svolto una approfondita ricerca sul materiale stesso e, da tale ricerca, è emerso che il rame, oltre ad essere un materiale dalle buone prestazioni è anche strettamente legato alla figura mitologica di Venere.
Il simbolo biologico della donna (il cerchio con una croce in basso) prende il nome di “specchio di Venere” poiché è la raffigurazione stilizzata della mano della dea che sorregge uno specchio. Il simbolo in questione è lo stesso usato un tempo dagli alchimisti per indicare il rame e questo perchè, secondo la leggenda, la dea nacque dalle acque dell’isola di Cipro. In antichità grandi quantità di rame venivano infatti estratte da quest’isola, in latino chiamata Cyprum da cui derivò Cuprum ed infine il simbolo Cu (oggi usato ad indicare il rame nella tavola periodica degli elementi).
Una pura coincidenza avvicina dunque tale figura mitologica a Doriano quasi fosse essa stessa la dea ispiratrice di quell’amore, di bellezza ed arte che egli inserisce in ogni sua creazione. Il filo di rame per la norvegese di Doriano diventa così il filo di Venere.
E’ proprio questo il concept sviluppato ed espresso, in maniera più o meno latente, nell’elaborato audiovisivo. Invece il dossier assume le sembianze di una rivista, oggetto estrapolato dal video stesso, che ha come obiettivo quello di raccontare in maniera più ampia e completa la figura di Doriano e l’eccellenza del suo operato.